Didattica


Benvenuti nella sezione didattica, questa è una sezione in costruzione dove prossimamente troverete  tutte le informazioni riguardo al mio metodo d’insegnamento, l’approccio al canto, la mia visione dello studio, inoltre troverete delle video pillole dove ogni volta parlerò di un diverso argomento sia riguardo la tecnica che i molteplici aspetti psicologici, creativi. Consigli spero utili frutto della mia esperienza personale sia come cantante e performer sia come insegnante che negli anni ha avuto la possibilità di lavorare con centinaia e centinaia di allievi, ognuno unico, e  che mi ha permesso di arricchire la mia conoscenza e di mettermi alla prova nel trovare le soluzioni a tutte le problematiche che una persona può incontrare nello studio della propria voce e del canto, dall’aspetto tecnico a quello psicologico e artistico.

Intanto una generale introduzione su cosa significa lo studio del canto e sulla figura del cantante. Spero vi sarà utile ! e per qualsiasi informazione non esitate a contattarmi alla mail info@sabrinazunnui.com

Parlare della voce vuol dire tante cose, la voce è patrimonio di tutti noi, dell’essere umano, ed è lo strumento che ci permette di comunicare a tanti livelli, parlato, cantato, raccontando qualcosa che è dietro il significato della parola stessa. Occuparsi della voce significa occuparsi di qualcosa che ci appartiene profondamente. Uno strumento fondamentale con cui comunichiamo tante emozioni, dando la parola alla nostra anima.

Io mi occupo in particolare del canto e di quella tecnica meravigliosa che permette a qualsiasi voce di esprimersi al meglio, in tutta la sua potenzialità, raccontando appunto gli aspetti dell’anima a cui appartiene.

Quindi tutti possono cantare!, è vero c’è chi nasce con un talento, una dote, uno strumento più raffinato, ma non significa che abbiano l’esclusiva del canto, sarebbe come dire che possono parlare solo le persone che hanno un bel timbro vocale.

A parte un esigua percentuale di coloro che hanno una forte difficoltà a riprodurre dei suoni corretti cioè gli “stonati” (la maggioranza di quelli che si ritengono stonati sono solo diseducati) moltissime persone non sono consapevoli di cosa possono fare con la propria voce. Quello che fa la differenza è la determinazione,  la dedizione, la passione, sia a livello professionale, sia amatoriale, di curare la propria voce ed ottenere dei risultati. Poi ognuno ha il suo strumento e con cui fare i conti… Ma quello che può raccontare una semplice chitarra non vale meno del racconto di un orchestra di 40 elementi. Dipende dall’anima di chi la suona.

Partiamo innanzitutto da una questione, il cantante deve conoscere il suo strumento, che è uno strumento a fiato che necessita di una conoscenza anatomica e funzionale da cui non si può prescindere. Il cantante dovrà quindi avere un attenzione particolare verso il proprio corpo-mente, un ascolto delle sensazioni propriocettive agganciate ad una conoscenza anatomica e funzionale chiara del proprio apparato fonatorio che è composto da 3 distretti fondamentali, ognuno dei quali racchiude  una serie di parti e meccanismi che lavorando in sinergia compiono quel miracolo che è il canto.

  1. Distretto dei risuonatori, amplificatori naturali che sono – cavità nasali, zigomali, frontali, etmoidali,  cavità orale, laringe, faringe, cranio.
  2. Distretto fonatorio composto da – laringe, cartilagini, corde vocali vere e corde false, piano glottico, muscoli intrinseci ed estrinseci.
  3. Distretto respiratorio ovvero motore e sostegno della voce – cassa toracica, polmoni, diaframma, muscoli intercostali inspiratori ed espiratori, muscoli addominali, pavimento pelvico.

In realtà tutto il corpo del cantante è uno strumento che entra in vibrazione, le ossa le cartilagini entrano in risonanza, la muscolatura riceve un impulso che si trasforma in emozione che arriva al mondo psichico del cantante ogni volta che emette un suono e poi lo rimanda al pubblico ! bello vero?!!

Questo è il motivo per cui il canto è per me la massima espressione del mondo interiore di ognuno di noi senza filtri ne limiti. In realtà i limiti li poniamo noi proprio con la mente che cerca di controllare, censurare, difendere delle finte certezze e l’idea che abbiamo di noi per esempio di non poter cantare, di non possedere la voce giusta, di non concederci questa possibilità, fino alla mancanza di consapevolezza delle nostre potenzialità e della ricchezza di emozioni da esprimere. Il cantante quindi è uno strumento molto delicato e complesso ma nello stesso tempo immediato e assolutamente autonomo nell’esecuzione e nell’invenzione.

Le lezioni che propongo sono lezioni individuali che hanno uno schema di massima ma poi vengono modellate sulla persona che ho davanti proprio perchè ognuno è unico e presenta delle caratteristiche che sono proprie, quindi gli esercizi, la tecnica il lavoro sul corpo, l’interpretazione varieranno a seconda delle difficoltà che incontrerò insieme all’allievo, individuando in sintesi le cause di un difetto o problematica e trovando gli esercizi giusti per risolverlo. E’ un lavoro su misura dove la cosa importante è una forte motivazione personale sia in un percorso professionale sia di conoscenza della propria voce, il tutto senza tralasciare il divertimento e la passione che sono fondamentali proprio per far si che lo studio venga metabolizzato nel modo migliore e diventi strumento di espressione e di gioia nel raccontare attraverso la propria voce i sentimenti e la musica.

Le mie lezioni di vocal coach sono utili per la costruzione di una solida tecnica vocale della voce cantata e inoltre per  preparare  provini, audizioni, casting, esami di ammissione al conservatorio ( dipartimento moderno, jazz )

Come si svolgono le lezioni :

Le lezioni si tengono in studio e sono di tipo individuale per una durata di 60 minuti, In caso  ci siano  problemi di tempo, spostamenti o lontananza è possibile fare lezioni tramite skype di 45 minuti ( solo su argomenti e obiettivi da concordare a seconda dei casi). Per qualsiasi informazione potete contattarmi privatamente scrivendo a info@sabrinazunnui.com sarò felice di rispondere qualsiasi dubbio !

Lo schema di massima

  1. lavoro  di rilassamento del corpo, collo , spalle, braccia, bacino, gambe, schiena.
  2. esercizi di scioglimento dei muscoli facciali, mandibola, labbra, lingua, guance.
  3. Lavoro sulla respirazione diaframmatico-addominale, ascolto del respiro e delle fasi di inspirazione-espirazione, esercizi differenziati.
  4. Spiegazione anatomo-fisiologica dell’apparato fonatorio con video, immagini, articoli, spiegazione del tipo di lavoro in relazione agli esercizi che andiamo a fare di volta in volta.
  5. Esercizi di riscaldamento vocale, messa in voce, esercizi mirati all’uso e potenziamento dell’appoggio/sostegno diaframmatico, l’estensione vocale, studio dei registri, omogeneità dei passaggi di registro, voce di petto, voce di testa, tecnica del belting, agilità vocale e melismi, memorizzazioni di scale, arpeggi, intervalli.
  6. Focalizzazione della voce in maschera, propriocezione e uso delle differenti cavità di risonanza con gestione del timbro e colori vocali.
  7. Studio del brano scelto a livello interpretativo, musico-stilistico, grado tecnico di difficoltà.
  8. Nozioni di teoria musicale, ear training.

Come ho detto questo è uno schema standard, che dovrà essere modellato e approfondito a seconda delle caratteristiche dell’allievo dando risalto ad alcune sezioni di esercizi piuttosto che altre per far si che ogni lezione sia fatta a misura dell’allievo con cui sto lavorando.

Obiettivi

E’ fondamentale stabilire l’obiettivo che si intende raggiungere:

Il  livello professionale richiede uno studio accurato e metodico della tecnica che comprende anche il modo di approcciare la performance e la gestione del palco, come affrontare il pubblico, la gestualità, il look, aspetti da cui non si può prescindere. Questo significa un impegno costante e quotidiano nello studio della tecnica, della teoria musicale dell’interpretazione, dello stile e dell’approccio psico-emotivo per raggiungere una tranquillità  che permetta di sentirsi a proprio agio nello spazio di un palco grande o piccolo che sia, sentire il corpo fluido, privo di tensioni negative in modo da gestire la voce al top ed entrare così in contatto ed in sinergia con il pubblico.

Anche a livello amatoriale lo studio richiede una cura e impegno nel tempo dedicato al canto sia per salvaguardare la salute vocale sia  per avere dei risultati soddisfacenti che rendano il canto una passione che regala bellezza, gioia e libertà anche se non è necessario farne una professione.

A presto

BUON LAVORO !!!